ISO
Questo standard descrive prevalentemente due oggetti che possono a livello logico contenersi l'una nell'altra:
- un contenitore generico per la memorizzazione "byte per byte" di un'evidenza informatica costituente il volume di un dispositivo di storage a blocchi (tipicamente ad accesso casuale);
- un filesystem (cfr. §1.1.2), la cui specifica è codificata nello standard deprecato ISO 9660;
Lo standard ISO 9660, obsoleto, è stato sostituito, sia come storage che come filesystem virtuale, da altri due standard: l'ISO 13490, che è prevalentemente un suo aggiornamento; l'ISO 13346, denominato Universal Disk Format (UDF), che introduce invece contenitore e filesystem nuovi. In passato, diverse estensioni furono introdotte -come standard de facto però- da alcune organizzazioni: le Apple ISO9660 Extensions (per il filesystem proprietario HFS+), l'IEEE P1282 ("Rock Ridge"), il Microsoft® "Joilet", l'IBM "El Torito". Come filesystem invece, l'is09660 (che continua a dare il nome al formato di file) e le sue estensioni furono originariamente impiegati per i dischi ottici di tipo CD, DVD e BluRay (BD) - nelle versioni "ROM" a sola-lettura o meno. Il formato, rappresentato in un unico file è stato utilizzato per distribuire immagini trasportabili di tali dischi, allo scopo di masterizzarli in un secondo momento. In una terza fase temporale, si è consolidato come standard de facto per conservare immagini "pseudoforensi" di versioni installabili o preinstallate di alcuni software, simulandone la distribuzione nell'obsoleto supporto informatico basato su disco.